Il Midollo Osseo NON è il midollo spinale… quindi NON si trova nella colonna vertebrale!
(quasi) Tutti possono donare il midollo osseo!
Il trapianto di Midollo Osseo e di Cellule Staminali Emopoietiche permette di curare molte malattie altrimenti incurabili quali le leucemie, i linfomi, mielomi e talassemie.
Tale trapianto permette infatti la sostituzione del midollo osseo malato con uno sano dando cosi al paziente una concreta speranza di guarire e tornare alla Vita.
In Italia, ogni anno, circa 2000 persone necessitano di tale cura salvavita ma oltre il 30% non trova il proprio donatore compatibile.
Tale compatibilità è un fattore molto raro, 1 su 100.000, ed è quindi fondamentale avere tanti potenziali donatori iscritti.
REQUISITI PER DIVENTARE DONATORI
Avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni
Avere un peso corporeo di almeno 50 kg
Godere di buona salute generale
IMPORTANTE: La disponibilità del Donatore rimane valida fino al raggiungimento dei 55 anni.
Come funziona l’iscrizione al Registro
Dopo un colloquio con un medico, firmerai il consenso informato, l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) ed effettuerai un semplice prelievo di sangue o di saliva. Il tuo sangue (o la tua saliva) verrà poi tipizzato, verranno cioè estratti i tuoi dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente.
Tali informazioni vengono poi inserite nel Registro Nazionale, collegato con tutti i Registri internazionali.Da quel momento sarai un potenziale donatore di midollo osseo.
La disponibilità del donatore, anonima e gratuita, non ha limiti geografici: potresti donare per un paziente italiano come per un paziente che vive dall’altra parte del mondo.
Ma non sarai tu a doverti spostare: il servizio sanitario si occuperà di trasportare il tuo prezioso dono lì dove ci sarà bisogno.
Il donatore, inoltre, diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente: l’adesione formale, firmata all’atto del primo prelievo, ha valore di impegno morale. Fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso e in tal caso si possono immaginare le conseguenze per il paziente in attesa di trapianto.