Il Residence Daniele Chianelli è un sogno diventato realtà: per anni abbiamo sperato di realizzare una struttura che permettesse di ospitare, gratuitamente, pazienti e bambini – in cura presso le divisioni di ematologia e oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia – assieme ai loro familiari. Famiglie provenienti da diverse località italiane, ma anche dall’estero. Sembrava un sogno talmente grande che, all’inizio, non osavamo neppure sperarlo. Ma la speranza è qualcosa che, comunque, si fonda sull’evidenza e l’evidenza, nel caso del Comitato per la Vita Daniele Chianelli, si può toccare con mano. Grazie alla generosità di chi, quotidianamente, ci sostiene con donazioni e varie iniziative, dall’inaugurazione del residence – avvenuta nel giugno del 2006 – abbiamo ospitato centinaia di persone.
L’edificio si sviluppa su quattro livelli ed è destinato, prevalentemente, ad accogliere diciassette appartamenti di circa 35 metriquadri ciascuno. Fanno parte del complesso, inoltre, una palestraper le attività terapeutiche, la scuola (è la scuola in ospedale dei ‘coniglietti bianchi’, appartenente al 1° Circolo Didattico di Perugia), la sala giochi, un salone polivalente per incontri e spettacoli, la cucina, la lavanderia, la serra, gli ambulatori, gli studi dell’assistente sociale e degli psicologi e un’incantevole corte aperta: ’impostazione concettuale della residenza, infatti, ha voluto seguire l’idea della villa romana.
La preoccupazione di gestire una struttura così grande è stata accantonata dalla presenza gioiosa dei volontari che, gratuitamente, dedicano il loro tempo agli ospiti del residence, portando loro una ventata di spensieratezza. L’esuberanza dei bambini che coinvolgono i più grandi in giochi e scherzi distogliendoli dai propri pensieri, l’allegria che regna nella scuola, l’energia e la voglia di ripresa che trasmette la palestra, la corte sulla quale si affacciano gli appartamenti e dove rivive l’antica atmosfera di una grande famiglia… Tutto, insomma, contribuisce a creare un clima sereno, indispensabile per chi si trova improvvisamente, da solo, ad affrontare le difficoltà della malattia.
Perché la malattia, spesso, conduce verso periodi bui e terribili, ma la condivisione con persone amiche – come quelle che s’incontrano al residence – permette di affrontarli per superarli. In questi anni di attività abbiamo donato, certo, ma abbiamo anche ricevuto. Ed è questo che ci riempie di gioia, di soddisfazione e di gratitudine verso chi ha creduto nel nostro sogno.
L’edificio si sviluppa su quattro livelli ed è destinato, prevalentemente, ad accogliere diciassette appartamenti di circa 35 metriquadri ciascuno. Fanno parte del complesso, inoltre, una palestraper le attività terapeutiche, la scuola (è la scuola in ospedale dei ‘coniglietti bianchi’, appartenente al 1° Circolo Didattico di Perugia), la sala giochi, un salone polivalente per incontri e spettacoli, la cucina, la lavanderia, la serra, gli ambulatori, gli studi dell’assistente sociale e degli psicologi e un’incantevole corte aperta: ’impostazione concettuale della residenza, infatti, ha voluto seguire l’idea della villa romana.
La preoccupazione di gestire una struttura così grande è stata accantonata dalla presenza gioiosa dei volontari che, gratuitamente, dedicano il loro tempo agli ospiti del residence, portando loro una ventata di spensieratezza. L’esuberanza dei bambini che coinvolgono i più grandi in giochi e scherzi distogliendoli dai propri pensieri, l’allegria che regna nella scuola, l’energia e la voglia di ripresa che trasmette la palestra, la corte sulla quale si affacciano gli appartamenti e dove rivive l’antica atmosfera di una grande famiglia… Tutto, insomma, contribuisce a creare un clima sereno, indispensabile per chi si trova improvvisamente, da solo, ad affrontare le difficoltà della malattia.
Perché la malattia, spesso, conduce verso periodi bui e terribili, ma la condivisione con persone amiche – come quelle che s’incontrano al residence – permette di affrontarli per superarli. In questi anni di attività abbiamo donato, certo, ma abbiamo anche ricevuto. Ed è questo che ci riempie di gioia, di soddisfazione e di gratitudine verso chi ha creduto nel nostro sogno.
Franco Chianelli,
presidente del Comitato per la Vita Daniele Chianelli
presidente del Comitato per la Vita Daniele Chianelli
UN TENERO RICORDO
Il Comitato per la Vita Daniele Chianelli è nato nell’ottobre del 1990 come associazione di volontariato per la raccolta di fondi destinati alla ricerca e alla cura di leucemie, linfomi e tumori di adulti e bambini, ollegato all’ospedale perugino Santa Maria della Misericordia (ex Silvestrini). I genitori di Daniele, soprattutto, ma anche quanti lo hanno amato e seguito non potevano lasciare che il suo esempio e il suo messaggio andassero perduti. Ciò che un bambino così piccolo ha lasciato in eredità è un grande dono: aver fatto scoprire il valore dell’amore e della solidarietà a tante persone. E’ così che Daniele continua a vivere, nella vita di tanti altri bambini che vengono aiutati moralmente e materialmente a combattere il male fisico, in una catena che niente potrà spezzare. Ed è per questo che è nato il Comitato per la Vita che porta il suo nome. Ma, come ha affermato l’insegnante di Daniele, Elisabetta Natella: “Sono certa che se potessi chiedere a lui come avrebbe chiamato questo atto di solidarietà, m’avrebbe risposto ‘maestra, tutto questo è amore’…”.