Con un convegno che si svolgerà a Roma mercoledì 12 dicembre dalle ore 15.00, presso la sala del refettorio della Camera dei Deputati, ADMO e le altre Associazioni del Dono (ADISCO, ADOCES, AIDO, AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS, FRATRES) celebreranno i 40 anni della Legge 833/78, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale.
Sarà l’occasione per dialogare su una normativa che ha posto al centro i principi di gratuità e universalità, mission principale delle associazioni di volontariato del dono. Il ruolo di queste realtà è esplicitamente richiamato dalla legge stessa, nell’articolo 1, e delineato dall’articolo 45.
Art. 1 – I principi
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale.
La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana. (…)
Le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme stabiliti dalla presente legge.
Art. 45 Associazioni di volontariato
E’ riconosciuta la funzione delle associazioni di volontariato liberamente costituite aventi la finalità di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del servizio sanitario nazionale.
Sono inoltre previsti interventi e saluti di onorevoli e senatori, tra cui l’on. Elena Lucchini, l’on. Giusy Versace e l’on. Marialucia Lorefice (presidente XII commissione Camera), rappresentanti del del Ministero della salute e del Ministero dell’Istruzione, del Centro Nazionale Sangue, del Centro Nazionale Trapianti e del Forum Terzo Settore.
“La legge sul Servizio Sanitario Nazionale –ricorda il coordinatore pro tempore di CIVIS, Gianpietro Briola – ha permesso in 40 anni all’Italia di costruire uno dei migliori sistemi sanitari del mondo, che garantisce ad ogni persona il diritto alla salute, come testimoniato da molte ricerche internazionali. Questo risultato è stato ed è ancora possibile grazie al volontariato e –nello specifico del sistema trasfusionale – alle associazioni di volontari donatori di sangue, che rappresentano anche un unicum a livello mondiale”.
Solo lo scorso anno, 4.300.000 donatori di sangue, organi, midollo, cordone ombelicale e cellule staminali emopoietiche hanno permesso a centinaia di migliaia di pazienti e ammalati dei nostri ospedali di ricevere indispensabili terapie salvavita. E’ a loro che è dedicato un video che sarà presentato in anteprima presso la Sala del refettorio e che raccoglie le immagini più significative delle 8 associazioni.
“Il sistema trasfusionale – prosegue il Coordinatore CIVIS – si basa sul volontariato anonimo, gratuito e solidale e rientra tra i livelli essenziali d’assistenza (Lea). Affinché questi livelli siano sempre garantiti e la legge 833/78 possa avere un futuro, occorre che il sistema trasfusionale continui a disporre delle risorse necessarie, sia in termini di personale medico-sanitario sia per un’adeguata promozione della donazione di sangue e plasma tra la popolazione, e in particolare tra giovani. Allo stesso modo, anche la rete di solidarietà delle associazioni del dono di cellule, tessuti e organi richiede il necessario sostegno per assicurare la cura dei pazienti e la diffusione di un’adeguata consapevolezza partecipativa nella popolazione del Paese”.
Nel corso dell’incontro sarà anche sottoscritto un protocollo d’intesa tra le 8 associazioni, della durata di 5 anni, con gli obiettivi principali di:
- sostenere i rapporti con le Istituzioni e con gli Organismi tecnici di riferimento,
- incrementare l’educazione dei giovani alla solidarietà e alla donazione, con particolare riferimento alla donazione del sangue, degli emocomponenti, degli organi e dei tessuti, del midollo, di cellule staminali ed emopoietiche e del sangue cordonale;
- avviare politiche coordinate sulle problematiche formative dei giovani rivolte all’acquisizione di corretti stili comportamentali e relazionali in materia di solidarietà, integrati in processi di promozione della salute e dello stare bene.
L’appuntamento di Montecitorio servirà anche per anticipare il protocollo d’intesa che a breve le Associazioni di volontariato del sangue e del dono sigleranno con il Ministero dell’Istruzione .
La stessa legge 833/78 prevede che l’educazione alla salute parta già dalle scuole e in questa direzione si stanno muovendo da anni anche le associazioni di volontariato, che avranno così una cornice di rapporti istituzionali ancora più delineati per rendere più proficua l’azione di promozione ed educazione alla solidarietà verso le giovani generazioni.
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