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La testimonianza di Mirko, che – a 41 anni – √® risultato compatibile con un paziente in attesa di trapianto. E dopo tutti i controlli medici e le verifiche del caso…

Si può fare. Io ho donato

Ho donato la settimana scorsa, all’Ospedale Niguarda di Milano. √à un gesto unico, che riempie di gioia e amore. √à la vita.

Spiegare con le parole la sensazione che si prova prima e dopo √® sempre un po’ difficile. Prima c’√® l’attesa, giorno per giorno: la mia √® stata un’attesa tranquilla e serena, non sono mai stato agitato. Dopo, la gioia: mi sono sentito felice per il dono fatto, il dono di una vita nuova.

Ci√≤ a cui il donatore si sottopone, a livello medico, √® veramente nulla. Sono soltanto tre giorni di ospedale, un’anestesia che vola via in pochissime ore e un po’ di riposo a casa. Quindi “poco” rispetto a quello che le cellule staminali emopoietiche andranno a fare!

Spero che, superati i tempi necessari, tutto possa procedere al meglio per chi ha ricevuto il mio midollo.

Dal canto mio, sto cercando di trasmettere queste parole e sensazioni agli amici: spero di riuscirci sempre di più e il fatto di avere già convinto alcuni di loro a diventare donatori mi spinge a proseguire su questa strada.

Continuate così, amici!

Vi abbraccio forte,
Mirko.