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C’è una ragione se, nel bel mezzo delle sfilate dei carri, si sentirà uno spot che ricorda lo strepitoso Robin Williams interprete del film ‘Good morning Vietman’. Già, perché lo spot creato per le manifestazioni del Carnevale di Viareggio invita i giovani a diventare donatori di midollo osseo. E lo fa, proprio come nel film, con un insolito stile divertente e irriverente (considerando che è di argomenti seri e delicati, che in genere parla ADMO…), ma di sicura presa sui giovani.

Perché, di fatto, tutto parte proprio di un giovane. Un ragazzo di 27 anni, originario di La Spezia, guarito dalla leucemia grazie a un donatore di midollo osseo: questo giovane ha espresso il desiderio di aprire il Carnevale – sabato 4 febbraio – salendo sul palco di Piazza Mazzini per prodursi assieme al suo gruppo di ballo in una coreografia originale, sulle note della canzone – di sua creazione – ‘Redefinition of disco’.

La storia di questo ragazzo ha avuto un lieto fine. Sono molte le persone che ogni anno – non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo – necessitano di trapianto. Purtroppo, però, la compatibilità genetica è un fattore raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, dunque, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè siano già note le caratteristiche genetiche registrate in una banca dati. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi all’anno. Una stima destinata ad aumentare notevolmente, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali emopoietiche, presenti nel midollo osseo, è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle thalassemie.

Oggi il Registro italiano dei donatori midollo osseo è una delle 63 banche dati che operano in 43 Paesi del mondo, allo scopo di reperire un donatore compatibile per i pazienti che ne hanno necessità. Ma la strada che ADMO vuole e deve percorrere, per tenere fede al proprio impegno, è ancora lunga: le malattie del sangue sono in aumento, ma aumentano anche le possibilità di cura e guarigione grazie al trapianto di midollo osseo.

E dal Carnevale di Viareggio può arrivare un messaggio che è già una certezza: i giovani non sono affatto… degli ‘smidollati’! Sono capaci di tirare fuori tutto il loro altruismo e la massima disponibilità per donare un po’ di sé agli altri.